Torre Testa 2019, susumaniello in purezza, un dono per i sensi
Il Torre Testa è il vino capofila del progetto di recupero del Susumaniello, prende il nome dall’antica torre militare del XVI secolo che si trova a Brindisi sulla costa adriatica.
Alle spalle della torre, il canale Giancola, all’interno di un’area SIC di interesse comunitario, caratterizzata dalla presenza di flora e fauna che rendono unico questo territorio.
In questo contesto straordinario sorgono le vigne di susumaniello che danno vita al Torre Testa.
Piante coltivate ad alberello e a cordone speronato affondano le radici in suoli sabbiosi, ventilate continuamente dalla brezza marina.
Il Torre Testa è un vino emblematico, considerato una delle etichette che hanno saputo innalzare il livello dell’enologia pugliese, diventandone uno dei risultati enologici di riferimento.
Con la prima annata, la 2001, il susumaniello, vitigno tipico della zona, ha ritrovato la sua dignità, grazie a un percorso volto alla sua valorizzazione e alla sua salvaguardia.
L’annata 2019
Attraverso il processo di diradamento, le uve di susumaniello hanno subito una prima selezione in pianta già alla fine di agosto, per garantire una maggiore concentrazione e salubrità del singolo grappolo.
Le uve rimanenti, leggermente appassite in vigna, sono state ulteriormente selezionate a mano nella fase di raccolta, nella terza decade di settembre.
La fermentazione è stata condotta a temperatura controllata con una lunga permanenza sulle bucce, un processo che ha consentito di conservare profumi, ottenendo colore e struttura.
Il vino ha poi seguito un percorso di affinamento in barrique di rovere francese, dove il legno ha dato il suo contributo, un tocco unico. Per i successivi mesi ha riposato in bottiglia, un periodo di maturazione in cui si è forgiata la sua personalità.
Oggi, quando versiamo il vino nel calice, ci appare di colore rosso rubino con riflessi violacei. Al primo incontro con l’olfatto, emergono note di ribes nero, amarena e una sottile essenza di liquerizia.
Armonico e generoso al palato, svela tutto il suo potenziale evolutivo.
Il 2019 è stata un’annata speciale, ha ricevuto riconoscimenti che parlano di eccellenza: 95 punti da Falstaff, Il sigillo Tastevin e le 4 Viti dalla guida Vitae, 92 punti da Vinous. Un tributo a questa creazione, un inno alla passione e all’arte della vinificazione.
È un vino da collezione, dono perfetto per i grandi appassionati.