13.06.2020

Falstaff Trophy Rosé Ottimi punteggi per i rosati di Tenute Rubino

La rivista Falstaff di giugno pubblica un ampio servizio sui vini rosati italiani. 92 punti al Torre Testa rosato e 90 al Saturnino vendemmia 2019.

In Germania e nei mercati di lingua tedesca i vini rosati, soprattutto italiani, stanno entrando con forza nelle scelte di consumo e le bottiglie vengono suggerite e raccontate con una più approfondita conoscenza di vitigni, territori e aziende. Il rosato italiano gode, finalmente, della luce di una convinta critica enologica internazionale che, in un processo di grande impegno educativo e divulgativo sui vini di questa particolare tipologia, ha saputo trasferire la piacevolezza e l’ecletticità di questi calici inusuali un tempo. Sono vini distintivi anche per chi li consuma ed ama ricercare peculiarità e chicche da contesti produttivi che hanno sui vini rosati una lunga tradizione, come la Puglia.
Il Saturnino – rosato di Negroamaro di lunga tradizione, con oltre 19 vendemmie alle spalle – è sicuramente una delle etichette dei vini rosati italiani che hanno avuto – nella fascia medio-alta – grande visibilità e fidelizzazione dei consumi. I 90 punti ottenuti dal Saturnino confermano il livello qualitativo raggiunto, ormai costante nel tempo, diventando un punto di rinnovamento nella tradizione.
Risultato importante anche per il Torre Testa Rosato, Susumaniello in purezza: i 92 punti attribuiti in degustazione sono un riconoscimento che premia un lavoro importante nella rinascita di questo vitigno quasi scomparso dal patrimonio varietale e che Tenute Rubino ha rigenerato in forza espressiva ed eleganza come elemento distintivo.
Ecco le note di degustazione pubblicate da Falstaff