Ottavianello: espressione di quella Puglia lontana, che resistendo al tempo, continua a vivere nella terra rossa delle campagne brindisine come vessillo ed orgoglio di una “viticoltura del territorio”.
Nome e storia
L’Ottavianello è un vitigno ‘’di nicchia’’, speciale per la sua storia e le sue potenzialità ai più, ancora sconosciute. Il suo nome deriva da Ottaviano, territorio sito nella provincia di Napoli.
Proprio da lì venne portato in Salento, a Brindisi, verso la fine dell’Ottocento, dal Marchese di Bugnano.
Probabilmente il viaggio di questo varietale iniziò molto più lontano, in Francia, dove è conosciuto con il nome di Cinsault.
È dal Sud della Francia che si pensa che il Marchese di Bugnano abbia importato l’Ottavianello in Italia.
La fama dell’Ottavianello nel Mondo è quella di un vitigno dalla grande versatilità e dall’enorme potenziale. Che ci si trovi in Sud Africa dove è conosciuto con il nome di Hermitage, utilizzato spesso in blend con il Pinot Noir per dare vita al famosissimo Pinotage, o che si sia in Francia dove è chiamato Cinsault, l’Ottavianello rappresenta una vera chicca enologica da tutelare e preservare.
Note distintive del varietale
L’Ottavianello si è affermato e radicato in Salento, divenendo parte integrante della cultura enologica proprio per la sua perfetta sinergia con l’ambiente circostante, trovando in esso il perfetto habitat per esprimersi al meglio, con personalità e qualità.
In particolare, la sua ottima predisposizione alla resistenza al forte caldo e ai raggi solari, aiuta questo varietale a non soffrire le torride estati salentine e a beneficiare altresì degli inverni miti.
Gli acini di Ottavianello si contraddistinguono per la loro forma elissoide e per la loro grandezza media, la buccia si presenta molto pruinosa e dal colore violetto.
Note organolettiche dei vini
L’organolettica dei vini ottenuti da Ottavianello, in ogni descrittore, è caratterizzata dalla piacevolezza e dalla delicatezza.
Tendenzialmente l’Ottavianello è un vitigno che ben si presta all’invecchiamento e che, nella sua versatilità, non risulta essere mai banale e monotono.
L’identità cromatica dei vini da Ottavianello, per i vini rossi è quella che porta ad un rosso rubino profondo che si carica di intensità, tendendo verso tonalità più scure con il passare del tempo, e per i vini rosati è invece quella di sfumature di rosa che vanno da tonalità chiarissime dei rosati francesi ottenuti da Cinsault (nome dell’Ottavianello in Francia) a quelle più cariche e intense dei rosati del Salento.
L’olfatto è caratterizzato da decisi sentori di frutti rossi, arricchiti da note floreali di rosa e viola, con lunghe scie di spezie dolci dal finale erbaceo.
L’impatto del tempo sul bouquet dei vini da Ottavianello è quello di un ulteriore arricchimento di sentori terziari.
Il sorso è estremamente piacevole, persistente e morbido, con un tannino vellutato e delicato.
Descrizione Ampelografica
Germoglio alla fioritura:
Il germoglio alla fioritura presenta un apice espanso, vellutato e dal colore verde chiaro con sfumature bronzate; le foglioline apicali e basali sono vellutate e dal colore verde chiaro, con le prime che sono piegate a gronda e le seconde che invece sono spiegate: l’asse del germoglio si presenta con una forma ricurva.
Tralcio erbaceo:
Il tralcio erbaceo si caratterizza per una sezione trasversale circolare, per un contorno liscio e glabro e per un colorito verde con riflessi rossi senza lenticelle.
Viticci:
I viticci sono lunghi e sottili, con una forma bifida e un colore verde chiaro; la distribuzione è intermittente.
Infiorescenza:
L’infiorescenza presenta un aspetto normale e semplice con forma allungata o piramidale e una grandezza media.
Fiore:
Il fiore è ermafrodita, si struttura con un bottone fiorale di forma globosa ed ha una dimensione piccola.
Foglia:
La foglia presenta una grandezza media con forma pentagonale e quinquelobata.
Il seno peziolare ha una forma a U, mentre quelli laterali si presentano a V o a lira chiusa.
I lobi piani alla sommità dei lobi terminali hanno un angolo acuto o retto.
Il lembo è piano o piegato a gronda, con superficie liscia e spesso.
La foglia si connota per una pagina superiore di colore verde bottiglia, opaca e glabra, mentre quella inferiore è verde chiaro, con lembo setoloso e con nervature di 1° e 2° ordine sporgenti, setolose e verdi.
I denti sono pronunciati, irregolari e con margini convessi a base larga.
Il picciolo presenta un colore verde con striature rosate, è corto, ha grossezza medie ed è glabro, con sezione trasversale con un canale non evidente.
Grappolo:
Il grappolo di Ottavianello è di grandezza media, di forma allungata o piramidale e semplice.
La lunghezza è di cm 16-18, il peduncolo appare lungo, sottile, semilegnoso e dal colore verde chiaro.
Acino:
L’acino è di media grossezza (13-15 mm) ed ha forma ellissoide-obovoide con sezione trasversale regolare e dal colore violetto.
La buccia è pruinosa e delicata e l’ombelico è persistente e prominente.
La polpa è succosa, consistente e dolce, con un succo incolore.
Il pedicello è verde e di media lunghezza e la separazione del pedicello dall’acino è facile.
Il cercine è poco evidente e verde mentre il pennello è di media lunghezza e rosato.
A seconda delle annate può essere soggetta a lieve acinellatura.
Vinaccioli:
I vinaccioli in media sono 2 o 3, sono di media grandezza, piriformi e con becco grosso.
Tralcio legnoso:
Il tralcio è corto, robusto, elastico, non ramificato, con una corteccia resistente e una sezione trasversale circolare o leggermente ovale; la superficie è striata e poco pruinosa. Il colore è bruno-rossastro più accentuato nei meritalli che sono lunghi 5-8 cm ed è equidistribuito verso i nodi che sono appiattiti.
Le gemme sono appuntite e il cercine peziolare largo e poco sporgente.
Il diaframma è piano-convesso mentre il midollo è medio, il legno è tenero al taglio.
Tronco:
Il tronco della vite si presenta mediamente robusto.
Fenologia
Fenomeni vegetativi
Il germogliamento avviene tra il 10 e il 22 di aprile, per poi essere seguito dalla fioritura che avviene tra il 28 maggio e il 12 giugno. L’invaiatura avviene tra il 28 luglio e il 13 di agosto con un arresto dell’accrescimento dei tralci i primi di luglio. La maturazione delle uve avviene tra il 16 e il 30 settembre. Le foglie cadono nell’ultima decade di novembre.
Caratteristiche ed Attitudini colturali
Vigoria:
Lo stato di vigore è discreto.
Produzione: La produzione è buona.
Posizione del primo germoglio fruttifero: 2°-3° nodo.
Numero medio di infiorescenze per germoglio: 2.
Fertilità delle femminelle: nulla.
Comportamento rispetto alla moltiplicazione per innesto: normale.
I vini
Tenute Rubino porta avanti la cultura dell’Ottavianello attraverso il Lamo.
Lamo è un vino che esprime eleganza e qualità, attraverso una organolettica che rispecchia la posizione dei vigneti di Ottavianello siti a Ostuni, ad una altitudine tra i 218 e 380 metri sul livello del mare, con un terreno di tipo argilloso con presenze di scheletro.
Questa tipologia di terroir conferisce al Lamo finezza, struttura e intensità, con un importante patrimonio aromatico e un sorso morbido caratterizzato da un tannino delicato e armonico.