04.04.2017

QUANDO L’UOMO ERA BAMBINO.

QUANDO L'UOMO ERA BAMBINO.Non sappiamo se, molti anni dopo, Luigi Rubino ricordi con esattezza la prima volta che col padre ha messo piede sulla terra di Jaddico. Come tutti i bambini, non poteva avere un’idea precisa di sé. Non poteva sapere che la persona che sarebbe diventato avrebbe coinciso con quella terra sabbiosa e profonda, a pochi chilometri dal mare. Una terra, quella a nord della sua Brindisi, che avrebbe toccato, osservato, respirato così tante volte, impossibili da contare, per il resto della sua vita. Possiamo solo provare a immaginare. Forse, come oggi, arrivava la primavera. Il sole cominciava a premere sul collo e la fronte. La macchia mediterranea, dopo i mesi di letargo, ravvivava il lilla tenue delle sue campanule, il bianco luminoso delle margherite. Il vento, con regolarità, frusciava tra questi fiori, dando loro una voce. E, proprio come oggi, la vite si risvegliava, germogliando ancora una volta. Forse Luigi, riempito da un entusiasmo che non sapeva spiegare, sfuggì alla mano del padre. E forse, esplorando quella terra che si rinnovava sotto i suoi occhi, già immaginava qualcosa: come quel ricchissimo pezzettino di Salento, una volta passato a lui, sarebbe diventato. E chissà se oggi, mentre rigermoglia il Susumaniello, vitigno simbolo del Salento, Luigi torna con la memoria a quel giorno, di cui non possiamo sapere ma soltanto immaginare, quando mise piede per la prima volta sulla terra di Jaddico con suo padre. Un padre, Tommaso Rubino, che, sognando una cantina in grado di esprimere i grandi valori della tradizione viticola del Salento, non avrebbe potuto aspettarsi di più dal proprio figlio: proprio il coraggioso recupero del Susumaniello, varietà prediletta da questa terra e che, senza Tenute Rubino, sarebbe precipitata nell’oblio, è l’emblema del sogno che si è realizzato. Ma i sogni passano attraverso il lavoro di ogni giorno, un lavoro appassionato e quasi religioso che si accumula per anni, e che è l’unico di annata in annata, di primavera in primavera, a permettere alle piante di risvegliarsi, ancora una volta, per produrre grappoli ricchi e meravigliosi, come sono i bambini.