24.03.2023

Rubino: nuova veste grafica per il Torre Testa Rosato

Un restyling innovativo che richiama la stessa, inconfondibile, pennellata dell’etichetta del Torre Testa Rosso: un vino iconico che mette in evidenza l’unicità distintiva del Progetto di rinascita del Susumaniello, portato avanti dall’azienda Rubino da 25 anni.

 

Il concept della nuova etichetta è frutto del “sapere artigianale” e della manualità che accomuna il mondo enologico ed artistico. Proprio il richiamo alla creatività dell’arte, viene messo in mostra attraverso la stessa “pennellata” di colore che costituisce l’elemento distintivo e riconosciuto sulle bottiglie del pluridecorato Torre Testa. Quel rosso sanguigno che richiama l’impronta colorata dei polpastrelli delle dita, a fine giornata di vendemmia del Susumaniello, aspetto caratteristico dell’antica varietà – tipica dell’Agro di Brindisi – ed oggi tornata ad essere un vitigno in piena ascesa, sottolineandone l’ecletticità produttiva: dai super rossi da affinamento alle altre versioni più fresche e contemporanee, ma anche splendidi vini rosati, dalla spiccata personalità e connotati di un’eleganza gusto olfattiva che ha nella tradizione dei rosati di Puglia un punto di riferimento importante e di successo.

Nella realizzazione del nuovo packaging del Torre Testa Rosato, c’è netto il richiamo alle trasparenze e alla lucentezza di questo rosa insolito, nettamente meno carico nel colore (certamente dovuto alla ulteriore riduzione nel contatto con le bucce) ma anche la setosità – preziosa e affascinante – che lo distingue al palato e che, nel finale, accede ad una mineralità di fondo davvero particolare.

Un rosato di Puglia di rango, distintivo e al vertice della produzione enologica di Rubino. Un vino di qualità e una comunicazione visual di qualità. La scelta stilistica della scoloritura è efficace e gioca con il richiamo agli elementi distintivi adottati per l’etichetta del Torre Testa Rosso. “C’è un percorso narrativo condiviso che lega questo vino al prestigio del Torre Testa storico. L’intervento di allineamento era necessario – spiega Romina Leopardi, responsabile Marketing e Comunicazione dell’azienda brindisina – nel segno di una coerenza di stile con cui oggi Rubino intende esprimere i propri valori identitari e di immaginazione”.  Un racconto a tutto tondo – fedele e autentico – che troviamo richiamato nella scelta della carta utilizzata – meno compatta – a sottolinearne l’intento di inglobare la luce nel vino attraverso il vetro della bottiglia. Una solarità che si esprime nel terroir di Jaddico (la tenuta principe di Rubino a Nord di Brindisi). Terre sabbiose, profonde, distese sul fronte adriatico ed aperte sul mare. Una ventilazione continua ed un effetto aerosol che nebulizza nell’aria acqua marina. Anche questo aspetto viene rappresentato nell’etichetta e nel gioco cromatico esercitato sulla superficie, quasi a riprodurre la formazione di cristalli di sale.

“Il restyling della nuova etichetta del Torre Testa Rosato è il risultato di un lavoro condiviso–conclude Romina Leopardiche ha coinvolto l’azienda e Atelier 790, studio di progettazione grafica di Palermo e partner storico dell’azienda. Siamo davvero soddisfatti, ritengo che il nuovo packaging possa valorizzare al meglio l’immagine visiva di questa importante bottiglia, migliorandone la percezione anche al di fuori dei confini nazionali”.

Dopo il Torre Testa Rosso e l’opera Flower People di Dino Sambiasi, dalla cui tela è stata tratta l’etichetta del Palombara, la famiglia Rubino consolida, ulteriormente, il legame tra Vino e Arte in terra Brindisina. Il nuovo progetto realizzato sul Torre Testa Rosato costituisce, infatti, un ulteriore passo nel processo di affermazione artistica dell’azienda, cominciato nel 2020.

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