TENUTE RUBINO AL VINITALY
Tenute Rubino al Vinitaly.
Nuovo slancio nella comunicazione, un nuovo vino di territorio e attenzione verso i paesi emergenti. Un approccio vincente alla sfida dei mercati.
Tenute Rubino, l’azienda vitivinicola di Brindisi nata dalla passione della famiglia Rubino, si presenta al Vinitaly portando in dote tante novità, a testimonianza della dedizione e della vivacità con cui, da sempre questa bella realtà vitivinicola salentina, realizza e comunica i propri vini. Con un nuovo slancio nella comunicazione e nelle strategie di internazionalizzazione e con un rinnovato stand fieristico, il Vinitaly 2012 sarà, prima di tutto, il trampolino di lancio per un nuovo progetto enologico dedicato al territorio e a un vitigno di lunga tradizione come il Susumaniello, varietà/reliquia del vigneto della penisola salentina. Alla forza vendita, al trade e alla stampa verrà presentato in anteprima Oltremè 2011, un vino rosso ottenuto da uve di Susumaniello vinificate in purezza, dalle spiccate caratteristiche varietali, affascinante, ricco di sentori fruttati e di grande freschezza.
Una nuova era nella Comunicazione di Tenute Rubino
Tenute Rubino sarà alla Fiera di quest’anno con uno stand tutto nuovo concepito per sottolineare il legame profondo che esiste tra l’azienda e il territorio di produzione. Uno spazio ricostruito intorno alle immagini e alle emozioni di una terra bellissima come il Salento, con una grafica molto riconoscibile e d’impatto, definendo uno spazio arioso ricco di luce, dove a dominare è il simbolo del ‘sole messapico’. Qualità organolettiche delle uve, peculiarità pedoclimatiche di una terra immersa del Mediterraneo e talento dell’uomo, sono i punti di forza della filosofia produttiva e della comunicazione di Tenute Rubino.
Un nuovo slancio nella comunicazione che sembra coinvolgere organicamente tutta l’azienda. Al Vinitaly, infatti, sarà presentata una delle etichette più rappresentative della cantina brindisina, il Giancòla, nella sua nuova veste grafica. Un restyling volto ad accentuare il carattere unico di questo grande bianco del Salento, solare e fragrante, ottenuto da uve di Malvasia bianca, considerato uno dei vini “bianchi” più significativi prodotti in Puglia.
E ancora, consapevoli dell’importanza che oggi ha internet nella vita delle persone e nella capacità di informazione e orientamento, l’azienda continua a curare con tanti contenuti il proprio portale web e proprio al Vinitaly verrà proiettato in anteprima il nuovo emozionante video virale che nei protagonisti del lavoro in campagna rintraccia la chiave per un messaggio autentico e assolutamente coinvolgente.
Uve di tradizione per vini che guardano al futuro.
Luigi Rubino, insieme alla sua squadra, presenterà anche tutte le nuove annate della gamma aziendale centrata sulle principali varietà autoctone a bacca rossa e bianca del patrimonio ampelografico salentino. Vini che hanno contribuito a definire un nuovo profilo di qualità enologica del vino pugliese e, in particolare, del Salento, oggi terra dal forte appeal attrattivo, per la bellezza delle sue città, lo splendore delle risorse naturali, l’agricoltura, senza dimenticare stile di vita e gastronomia. Dell’ultima annata, il 2011, sui banchi di degustazione ci saranno il nuovo vino Oltremè, i due rosati da uve negroamaro, il Saturnino e il Rosato, e ancora i monovarietali Vermentino e Malvasia bianca. Dell’annata 2010, invece il gruppo più folto, con il Marmorelle rosso (negroamaro e malvasia nera), Giancòla (malvasia bianca), il Punta Aquila (primitivo) e i monovarietali Negroamaro e Primitivo. Con l’annata 2009 i vini Miraglio (negroamaro) e Aleatico e, per finire, il primitivo in purezza, Visellio 2008. Lo Jaddico (negroamaro, malvasia nera, montepulciano) e il Torre Testa (susumaniello) si potranno degustare ‘en primeur’.
Nuova agenda internazionale
Brasile, Canada, Cina, l’agenda internazionale è densa di appuntamenti: l’azienda di Tenute Rubino dimostra ancora una volta di essere una solida realtà moderna, proiettata verso l’internazionalizzazione, in grado di rispondere al confronto e alle tendenze del mercato e dei consumatori sempre più informati sul vino made in Italy e alla ricerca di nuove esperienze di conoscenza soprattutto con i vini del sud del Mediterraneo.
‘Stiamo vivendo un periodo – spiega Luigi Rubino – in cui stiamo capitalizzando tutti gli sforzi fatti in questi anni e nel contempo stiamo rilanciando la posta. Non solo proponendo nuovi vini capaci di andare incontro ai consumatori più esigenti e di dare nuova linfa alle richieste che ci vengono dai mercati emergenti: mi riferisco a Cina, Brasile, Hong Kong, Russia, sud-est asiatico. Una serie di iniziative internazionali ci sta vedendo protagonisti con l’obiettivo di fare veramente breccia su mercati un tempo davvero lontani ed inaccessibili’.
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