29.09.2015

ROSSO… RUBINO!

ROSSO... RUBINO!Nell’analisi sensoriale di un vino, uno degli aspetti più comunemente sottovalutati è l’esame visivo. Fateci caso, di solito appena viene servito il calice subito scatta la caccia al profumo, spesso senza degnare di uno sguardo il contenuto del bicchiere. L’esame visivo invece è di fondamentale importanza per comprendere il vino che abbiamo davanti e ci fornisce indicazioni utilissime sul prodotto:

• Alcolicità e struttura
• Tecniche enologiche utilizzate
• Vitigno di provenienza
• Stato evolutivo

Ma, più di ogni altra cosa, l’esame visivo mette in evidenza eventuali difetti del vino, come alterazioni e malattie. Tralasciando per questa volta l’analisi di limpidezza e consistenza, concentriamo l’attenzione sulle diverse sfumature di colore che può avere un vino, in particolar modo i vini rossi.
Il colore di un vino è determinato dai polifenoli, in particolare dagli antociani, presenti in grande quantità nella buccia dell’acino d’uva. Se un vino ha un bel colore vivace si presenta subito come invitante e sottolinea il buon lavoro svolto in cantina. La vivacità del colore è una peculiarità molto significativa in quanto un vino dal colore spento ed opaco lascia pensare che abbia ormai perso le sue migliori caratteristiche.

I colori dei vini rossi
Rosso porpora
Si tratta di una tonalità che indica solitamente vini molto giovani con una spiccata acidità. Il colore presenta decisi riflessi violacei e solitamente caratterizza i novelli, ad indicare l’estrema giovinezza del prodotto. Ci sono però alcuni vitigni che possono trarre in inganno il degustatore, l’Aglianico ad esempio è un vitigno i cui prodotti restano rosso porpora anche a distanza di anni, per cui occhio alle brutte figure!

Rosso rubino
È una tonalità molto diffusa nella maggior parte dei vini rossi e normalmente corrisponde ad un vino in buona salute. L’intensità di colore varia a seconda del vitigno e della durata del contatto con le bucce durante la vinificazione. Il rosso rubino è il nostro colore preferito, indovinate per quale motivo!

Rosso granato
Si tratta di una tonalità di rosso tendente al marrone che si riscontra nei rossi più maturi, sottoposti ad invecchiamento in botte o che sono in parabola discendente nel loro stato evolutivo. Ricorda il rosso del sangue venoso e indica vini in cui le morbidezze tendono a prevalere sulle durezze.

Rosso aranciato
Tonalità che si riscontra nei rossi sottoposti a lungo invecchiamento. Il colore ricorda quello dei mattoni, con sfumature dal bruno all’arancio. Può segnalare che ci troviamo di fronte a un vino ossidato, ma se questo non è il caso bisogna preparare le papille gustative poiché si sta per degustare un grande vino. Vini di riferimento: Barolo, Porto ed altri rossi sottoposti a lungo invecchiamento.

A presto per una nuova serie di colori “vinosi”…