10.02.2016

UNA CARTOLINA DAL BELGIO

UNA CARTOLINA DAL BELGIOOggi non parliamo di vino. Non pienamente almeno. Oggi vogliamo raccontarvi di viaggi, d’attualità e promozione della Puglia.
Siamo a Bruxelles, in fiera, accompagnati da aziende che rappresentano alcuni dei migliori esempi dell’enogastronomia regionale. In Belgio abbiamo trovato un’aria più pesante rispetto alla nostra amata Puglia, non solo per il vento che quotidianamente ci fa stringere nel cappotto. Militari in aeroporto e nelle stazioni, con le armi bene in vista, presidiano la sicurezza ma incutono timore. Ci ricordano i problemi del nostro mondo globale e iperconnesso. Problemi che visti da Brindisi sembrano tanto lontani, ma che in qualche modo prima o poi coinvolgono tutti.

Bruxelles è un esempio importante di culture e lingue che provano a convivere e non sempre ci riescono. Per strada ed in fiera si parla franceseinglesefiammingo. In tutte queste lingue, ed anche in italiano, abbiam provato a trasmettere un po’ del calore pugliese, facilitati dal riscontro positivo derivante dall’assaggio dei nostri vini.

C’è tanta voglia di Italia qui. Voglia del nostro clima e dei nostri prodotti. Sarà anche per la storica emigrazione tricolore in Belgio, ma la Puglia è ben conosciuta e i nostri vini piacciono tanto. Proprio il vino, l’olio d’oliva, le nostre mille bontà gastronomiche sono le chiavi migliori per superare le barriere, mentali e non solo, che ci separano. Del resto una tavola imbandita è l’icona della convivialità e in quest’ottica ci riempie d’orgoglio essere qui a parlare di Susumaniello, di Negroamaro, di vigne affacciate sul mare e delle mille ragioni per venire in Salento.

Per ora da Bruxelles è tutto. Vi aspettiamo a Brindisi, come sempre, per vivere insieme la convivialità che ci caratterizza geneticamente.