LA PIANA DEGLI ULIVI MILLENARI PATRIMONIO DI TUTTI
Francesco Schirinzi è Sales area manager per la provincia di Brindisi. A lui spetta l’importante compito di rappresentare Tenute Rubino nel territorio d’appartenenza, là dove l’azienda è insediata e produce. Un territorio ricco di tesori naturali, di cui la piana degli ulivi monumentali è uno dei massimi esempi.
La piana degli ulivi patrimonio dell’UNESCO. Quando ho letto per la prima volta la notizia ho pensato “Magari!”. Quanta notorietà ne deriverebbe per un territorio che già sta vivendo la propria fioritura virtuale sul mercato delle destinazioni turistiche mondiali? Se la candidatura avesse già ottenuto l’avallo dell’UNESCO, sarebbe un meraviglioso biglietto da visita da presentare al Vinitaly, ma siamo ancora agli inizi del percorso.
Il territorio identificato come “Piana degli ulivi monumentali” si sviluppa lungo la costa adriatica a nord di Brindisi, nel territorio compreso fra i comuni di Monopoli e Carovigno. La sua particolare identità che ne fa oggetto di candidatura a patrimonio dell’umanità è data dalla presenza della più alta concentrazione di ulivi millenari del Mediterraneo. Piante con un’età stimata vicina ai 3.000 anni e che raccontano la storia degli antichi Romani, fra i primi a scoprire i benefici dell’olio d’oliva. Questi veri e propri monumenti viventi connotano il territorio in maniera inconfondibile, creando un paesaggio unico al mondo.
Fra Ostuni e Fasano, nella parte più significativa della piana, hanno sede molti dei nostri clienti e io stesso ho deciso di trasferire la mia residenza in questi luoghi. Conosco tanti ristoratori e albergatori qui, molti di loro sono legati alla terra da un legame ancestrale che si rinnova nei giorni nostri attraverso l’agriturismo. Ho chiesto loro cosa pensavano della candidatura, la risposta è stata unanimemente entusiasta.
Per Armando Balestrazzi e Lucia Leone della Masseria Il Frantoio “Sarebbe il giusto riconoscimento ad un territorio straordinario che ha bisogno di essere tutelato”, secondo Gianfranco Ciola, direttore del Parco delle dune costiere “Il paesaggio della Piana degli ulivi millenari di Puglia rappresenta un reperto storico ancora integro, che riassume la storia legata alla produzione, trasformazione e commercializzazione dell’olio di oliva”.
Pur focalizzando la sua attenzione sul vino, Tenute Rubino rimane un’azienda agricola. Sappiamo bene quali sono i problemi e le necessità di chi lavora nell’agricoltura. Noi in primis siamo produttori di olio e pur non rientrando nella Piana, abbiamo deciso di sostenere la candidatura a patrimonio dell’umanità, impegnandoci a far parte del comitato promotore. Questo perché crediamo fortemente nella valorizzazione del territorio, non solo attraverso i nostri vini, e nella necessità di fare rete con gli operatori del settore turistico e agricolo.
Brindisi, Fasano, Ostuni sono solo divisioni amministrative che non devono distrarre dall’obiettivo comune: lo sviluppo sostenibile della Puglia. Il percorso di avvicinamento al Vinitaly ed ai mercati internazionali è fatto anche e soprattutto d’identità. A Verona non promuoveremo solo i nostri vini, ma la Puglia in generale.
Francesco